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Come aprire un ecommerce da zero in 5 passi [2022]

Articolo di Ludovica Marino

Aprire un ecommerce partendo da zero richiede coraggio, e se sei arrivato qui vuol dire che hai già superato il primo grande scoglio, la paura, e hai preso la decisione giusta.

Come faccio a sapere che si tratta della decisione giusta? Perché aprire un ecommerce nel 2022 non è soltanto una buona idea, è quasi indispensabile per restare al passo coi tempi.

Esatto, perché non è stata solo la pandemia di Covid19 a dare un’enorme spinta a tutto il mondo del commercio elettronico (ti basta dare un’occhiata alle statistiche sull’ecommerce per rendertene conto).

L’ecommerce, e in particolare l'integrazione on e offline nota come phygital, rappresentano letteralmente il futuro del commercio e del commercio internazionale, e se hai intenzione di vendere prodotti o servizi, o anche solo se vuoi aprire un ecommerce per integrare il tuo attuale business e magari iniziare a vendere merchandise, il 2022 è l’anno perfetto per iniziare.

Perché se è vero che è meglio tardi che mai, direi che è sempre meglio assicurarsi di essere un passo avanti alla concorrenza.

Che aspetti allora? Continua a leggere e scopri come aprire un ecommerce.

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Come aprire un ecommerce in 5 step

Ho strutturato il percorso da fare per aprire un sito ecommerce in 5 step:

  1. apri partita IVA e rispetta i requisiti legali;
  2. prepara il tuo business plan;
  3. scegli la piattaforma e crea l'ecommerce;
  4. organizza la logistica;
  5. imposta e implementa strategie di marketing.

In questo articolo andremo a vederli uno per uno, cercerò di darti un'idea sui costi, qualche suggerimento e tanti consigli. Iniziamo!

1. Apri partita IVA e rispetta i requisiti legali

Aprire un ecommerce è più facile che aprire un negozio tradizionale. Gli ecommerce sono infatti regolamentati dalla Direttiva 2000/31/CE del Parlamento Europeo che stabilisce la possibilità di aprire un negozio virtuale senza dover richiedere autorizzazioni preventive. 

Tra i requisiti previsti per l'apertura di un ecommerce, tuttavia, c'è l'apertura della partita IVA e l'iscrizione al Registro delle Imprese. Il codice ATECO per l'attività ecommerce è 47.91.10 - “Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotti effettuato via internet”. Questo è valido anche per le attività in dropshipping, di cui parleremo meglio più avanti.

→Clicca qui per lanciare il tuo ecommerce in dropshipping con Shopify 

Quindi, anche se la procedura per l'apertura di un negozio online è semplificata rispetto a quella di un negozio tradizionale, per aprire un ecommerce serve la partita IVA comunque.

Abbiamo già parlato in un altro articolo in maniera più approfondita di come aprire partita IVA. In sintensi si tratta di un numero di 11 cifre che ti permette di lavorare autonomamente e di emettere fatture e versare i contributi ai fini previdenziali.

Il decreto Bersani, D.Lgs. 114/98, assimila il commercio elettronico a quello tradizionale e pertanto devono rispondere agli stessi regolamenti e normative.

Anche per il commercio elettronico, quindi, valgono i caratteri di abitualità e continuità commerciale: se presenti, è necessario aprire partita IVA. Non è soltanto una questione di limiti di fatturato (i famosi 5000 €). In poche parole, se l'attività che svolgi fattura più di 5000 € l'anno ma è sporadica, mettiamo che tu venda nel 2022 dei mobili a 6000 €, non c'è l'obbligo di aprire partita IVA.

Se invece la tua attività ha una durata complessiva superiore ai 30 giorni, e/o metti in atto tutte quelle strategie legate ad un'attività commerciale come la creazione di un sito, pagine social e promozioni, allora dovrai rivolgerti ad un commercialista per avere consigli sul miglior regime da applicare.

Superati i 30 giorni, quindi, la tua attività non ha più carattere temporaneo e dovrai seguire il normale iter per l’apertura della Partita IVA: 

  • Identifica il corretto codice ATECO; 
  • Presenta al tuo Comune il modello SCIA per la segnalazione di inizio di attività di commercio elettronico;
  • Richiedi l’attribuzione di un numero di Partita IVA all’Agenzia delle Entrate;
  • Richiedi l’iscrizione al Registro delle Imprese alla Camera di Commercio.

Ed ecco che avrai messo in regola il tuo ecommerce. 

Dovrai inoltre assicurarti che il tuo negozio online rispetti diversi requisiti. Ad esempio, hai già pensato a come proteggere la privacy dei tuoi utenti? Come sarà organizzata la gestione resi? E per quanto riguarda il diritto di recesso, come pensi di organizzarti? Quali Termini e Condizioni d’uso applicherai al tuo store? 

Il consiglio è sempre quello di rivolgerti a figure professionali come un avvocato e un commercialista per analizzare la tua situazione nello specifico e assicurarti di aprire un ecommerce con tutte le carte in regola. Ma vediamo brevemente come ti dovrai regolare.

partita iva per aprire un ecommerce

Posso aprire un ecommerce senza Partita IVA in qualche caso?

Abbiamo stabilito che per aprire un ecommerce è necessario aprire una Partita IVA,  vediamo qual è l'eccezione.

Quello che puoi fare prima di aprire una Partita IVA è testare il tuo ecommerce per 30 giorni, approfittando della formula del Temporary Shop. 

Questo riguarda in realtà le prestazioni occasionali, ovvero quelle svolte in modo saltuario e senza organizzazione, per le quali, superati i 5000 euro di compenso, è necessario versare i contributi previdenziali. 

Questo è l'unico modo per aprire un sito ecommerce senza partita IVA ma è solo una soluzione temporanea che ti permetterà di capire le potenzialità del tuo business per crearne uno definitivo e profittevole.

Quanto costa aprire una partita IVA ecommerce? 

Come già accennato il commercio online è assimilato a quello tradizionale, per questo motivo i costi di apertura della partita IVA sono più o meno gli stessi. 

Se viene applicato il regime forfettario devi considerare l'imposta sostitutiva del 15% sul reddito imponibile (5% per i primi 5 anni). Il reddito imponibile è il 40% dei ricavi. Inoltre dovrai considerare i contributi fissi alla Gestione Artigiani e Commercianti.

2. Prepara il tuo business plan

Quando si decide di aprire un sito ecommerce, bisogna valutare la realizzazione di un business plan. Se prevedi di gestire il tuo ecommerce in modo indipendente, senza richiedere finanziamenti per startup, potresti pensare che sia superfluo. 

Spoiler: non è affatto così. 

Un business plan è uno strumento fondamentale per la gestione del tuo ecommerce. Ti permette di descrivere e organizzare nel dettaglio tutto quello che riguarda la tua azienda, dal mercato di riferimento a possibili opportunità di crescita, dalle strategie di marketing al piano finanziario.

Anche se non dovrai presentare a nessuno questo documento, vedrai che ti sarà estremamente utile avere un quadro chiaro e ordinato di tutti gli aspetti che rendono unico il tuo business. 

Fidati, una volta che la tua attività di ecommerce sarà avviata avrai mille e più cose a cui pensare, e dimenticarsi dei dettagli è più facile di quanto pensi. Se non hai idea di come fare un business plan, dai un'occhiata al nostro articolo ma, in ogni caso, di seguito trovi delle linee guida.

modello business plan

Cosa serve per aprire un ecommerce creando un business plan?

Ecco sommariamente quello che dovrà includere il tuo piano:

  1. Executive summary;
  2. Informazioni sull’azienda;
  3. Analisi di mercato;
  4. Descrizione dei prodotti/servizi;
  5. Strategia di marketing;
  6. Piano logistico e gestionale;
  7. Piano finanziario.

3. Scegli la piattaforma e crea l'ecommerce

Come aprire un ecommerce partendo da zero? Adesso che hai compiuto tutti i passi preliminari non ti resta che compiere quello che forse è uno dei passaggi più importanti che affronterai per aprire un negozio online.

Dovrai dedicare alla creazione del sito web per il tuo ecommerce la stessa attenzione che dedicheresti alla ricerca del locale perfetto per il tuo negozio fisico. 

D’altronde, è essenzialmente la stessa cosa: il luogo dove inviterai e accoglierai potenziali clienti, accompagnandoli passo passo nel funnel marketing, ovvero il percorso che li porterà a convertirsi in clienti fedeli e portavoce del tuo business.

Come creare un sito web per un ecommerce? 

  1. La prima cosa da fare è scegliere la giusta piattaforma per il tuo sito. Shopify è la scelta più completa e preferita in questo settore, perché ti permette di avere, in un'unica piattaforma, tutti gli strumenti indispensabili per il successo del tuo ecommerce. Si occuperà dell’hosting del tuo sito, così eviterai di sprecare tempo nella ricerca, presso parti terze, dei migliori hosting, e potrai anche scegliere il tuo dominio internet direttamente da Shopify. Inoltre Shopify ti permette di personalizzare molto il tuo sito, lungo tutto il funnel di vendita a partire dalla pagina Chi siamo

  2. Una volta scelta la piattaforma e individuato un nome di dominio accattivante per il tuo ecommerce, potrai dedicarti alla personalizzazione del tuo negozio online. Se avrai scelto di creare il tuo sito con Shopify, potrai partire da uno dei tantissimi template disponibili (e organizzati per settore) e personalizzarlo in modo che il tuo sito abbia esattamente l’aspetto che desideri. 

  3. La maggior parte dei programmi per creare siti web hanno poi un App Store dal quale potrai aggiungere plug-in per integrare funzioni particolari al tuo sito. Strumenti per email marketing, per modificare facilmente i prezzi o per aggiungere conti alla rovescia e promozioni particolari al tuo ecommerce. In particolare in questo articolo abbiamo parlato delle app Shopify che puoi implementare nel tuo store.

Non sottovalutare la creazione del tuo sito web. Anche se (a parte il nome di dominio) si tratta sostanzialmente di aspetti che potrai modificare in ogni momento, non vorrai certo accogliere i tuoi clienti in un negozio che non rispecchi perfettamente l’essenza del tuo brand. 

Se non sai come creare un sito web puoi dare un'occhiata alla nostra guida.

4. Organizza la logistica

Vuoi aprire un ecommerce, ma di che tipo? Hai diverse alternative. Dropshipping o vendita diretta, B2B o B2C

Inoltre dovrai rispondere alla domanda più cruciale del tuo business, ovvero: cosa vendere online? 

A seconda di ciò che venderai dovrai organizzare diversamente la logistica.

Se hai già un negozio fisico e vuoi aprire un ecommerce per aumentare la portata del tuo business avrai la strada già spianata, dovrai “semplicemente” importare nel tuo store l’inventario del tuo negozio e gestirne una logistica separata, per cui potrai affidarti a uno dei tanti corrieri italiani o servizi di spedizione disponibili. 

Se invece vuoi aprire un ecommerce partendo da zero, e ti stai chiedendo cosa vendere su internet per fare soldi, questo è proprio uno dei momenti in cui il business plan, di cui abbiamo parlato prima, ti sarà particolarmente utile. 

Ecco alcuni dei dettagli che dovrai organizzare per la logistica del tuo store:

  • Magazzino: se non gestirai il tuo negozio online di dropshipping, dovrai trovare un locale adatto per immagazzinare i prodotti che venderai sul tuo ecommerce.  
  • Inventario: come farai a tenere sotto controllo l’inventario del tuo store? Userai un foglio di calcolo o ti affiderai a uno strumento per la gestione dell’inventario? Qualunque metodo sceglierai, assicurati che sia preciso ed efficace. Non vorrai certo vendere prodotti di cui hai esaurito le scorte! 
  • Packaging: il packaging dei tuoi prodotti sarà la prima cosa che vedranno i tuoi clienti quando riceveranno il loro ordine. Dovrebbe quindi essere esteticamente piacevole, possibilmente green e sostenibile, e anche abbastanza robusto da proteggere efficacemente i tuoi prodotti senza gravare troppo sul peso totale.   
  • Spedizione: assicurati di scegliere un corriere rapido e professionale, e che non incida troppo sui tuoi costi aziendali. Esistono diverse strategie per risparmiare sui costi di spedizione. Tieni anche presente che molti clienti si aspetteranno di ricevere un numero di tracking per tenere sotto controllo il loro ordine.
  • Resi e rimborsi: l’incubo di qualunque ecommerce, ma è una realtà che va presa in considerazione. Come gestirai eventuali resi e richieste di rimborso da parte dei tuoi clienti? Ti farai carico tu delle spese di spedizione? Avrai un servizio clienti dedicato a questo tipo di richiesta? 

5. Imposta e implementa strategie di marketing 

Volevi aprire un ecommerce, e ce l’hai fatta. Hai scelto un template perfetto, l’hai modificato in modo che corrispondesse esattamente all’idea che avevi in mente. Hai individuato un nome accattivante per il tuo store e hai acquistato il nome di dominio corrispondente. 

Hai trovato un prodotto dall’incredibile potenziale, e preso accordi con un’azienda di spedizioni. Hai persino trovato delle confezioni personalizzate perfette per l’imballaggio dei tuoi prodotti. 

Insomma, il tuo ecommerce è finalmente pronto

E ora? 

Ora è il momento di fare in modo che i clienti scoprano il tuo business e, possibilmente, inizino a fare acquisti! 

aprire un ecommerce di successo

Ecco alcune delle migliori strategie di marketing che puoi implementare per promuovere il tuo nuovo ecommerce:

  • Copywriting. Non sottovalutare i testi presenti all’interno del tuo sito web. Anche se l’ecommerce ha bisogno di testi più brevi rispetto a quelli di altri tipi di siti, non mancano le occasioni per sfruttare un copywriting di qualità (normativa sulla privacy, termini e condizioni d’uso, descrizioni dei prodotti ecc). E potrai anche aggiungere un blog al tuo ecommerce, per raccontare ai tuoi clienti qualcosa in più sul tuo business o per fornire informazioni utili alla tua nicchia di mercato, realizzando così l'inbound marketing. Non solo potrai trasmettere informazioni preziose ai tuoi clienti, ma ti sarà anche di grande aiuto nel posizionamento del tuo sito nella SERP

  • SEO. I contenuti del tuo sito dovranno prevedere un'ottimizzazione SEO. Questo vuol dire che dovrai individuare le parole chiave che le persone utilizzano per trovare il tuo business, e fare in modo che compaiano all’interno delle pagine, negli Alt Text delle immagini, e nei Meta Title e Meta Description del tuo sito. 

  • Video marketing. I video sono uno strumento incredibilmente potente per promuovere il tuo business Del resto le statistiche di video marketing parlano chiaro: 8 persone su 10 hanno dichiarato di aver acquistato un software o un’applicazione dopo aver visto il video del brand e il 96% degli acquirenti si rivolge ai video per scoprire di più su un determinato prodotto o servizio. 

  • Facebook Ads. Le Facebook Ads sono un ottimo modo per promuovere il tuo store. Cerca di sfruttarle in modo creativo e testa diversi formati. Promuovi direttamente i tuoi prodotti per la vendita diretta, un video promozionale per far conoscere il tuo brand, o contenuti sponsorizzati per attirare più persone sul tuo profilo.

  • Instagram Shopping. È vero, hai impiegato tempo, denaro e fatica per aprire un ecommerce, quindi potresti essere titubante all’idea di vendere su altri canali. Non lasciarti intimorire. Ci saranno sempre clienti che visiteranno il tuo negozio, ma offri ai tuoi follower la possibilità di comprare dal tuo ecommerce senza abbandonare i loro canali social preferiti. Se decidi di vendere su Instagram, grazie a Instagram Shopping, potrai permettere loro di acquistare i tuoi prodotti direttamente dai tuoi post.  

fare ecommerce su instagram

  • Email marketing. Quando si parla di email marketing, la maggior parte delle persone pensa alle newsletter. Ma l’email marketing può essere molto di più. È un’occasione unica per entrare in contatto diretto con i tuoi clienti attuali e potenziali, fargli conoscere ogni settimana (non ogni giorno, attenzione a non finire nel famigerato Spam!) un nuovo aspetto del tuo business, e avvicinarli sempre di più ai valori e agli obiettivi del tuo ecommerce. E potrai anche sfruttare queste email per offrire loro sconti e promozioni speciali, magari riservate ai tuoi clienti VIP. 

Attenzione: ricorda che il tuo non è e non sarà mai l’unico ecommerce a utilizzare queste (e altre) strategie di marketing. Mettiti nei panni dei tuoi clienti. Sono bombardati costantemente da pubblicità di nuovi brand, che sembrano spuntare come funghi.

Ecco perché è fondamentale tenere sotto controllo la concorrenza e trovare modi sempre nuovi per far risaltare l’unicità del tuo business e instaurare con i tuoi clienti e visitatori un rapporto diverso da quello che già hanno con altre tipologie di ecommerce. 

Ricapitolando: Come aprire un ecommerce partendo da zero

Ecco i 5 passaggi descritti per aprire un ecommerce: 

  1. Apri partita IVA e rispetta i requisiti legali
  2. Prepara il tuo business plan
  3. Scegli la piattaforma e crea l'ecommerce
  4. Organizza la logistica
  5. Imposta e implementa strategie di marketing.

Documenti per aprire un sito ecommerce

Per aprire un ecommerce bisogna innanzitutto aver compiuto il diciottesimo anno d'età. Riguardo invece alla documentazione da consegnare, è un'operazione che solitamente viene affidata al commercialista. In generale comunque i passi da compiere sono i seguenti:

  1. scelta della forma giuridica della società titolare dell'ecommerce (ditta individuale, società di persone, società di capitali);
  2. iscrizione all'INPS;
  3. apertura della partita IVA (individuazione del codice ATECO, scelta del regime fiscale);
  4. iscrizione alla Camera di Commercio;
  5. presentazione della SCIA (Segnalazione Certificata Inizio Attività) presso il SUAP (Sportello Unico delle Attività Produttive).

Per esegure queste operazioni è necessario essere in possesso di una PEC (posta elettronica certificata), avere una firma digitale che ha lo stesso valore di quella autografa e avere accesso al servizio Telemaco sul sito del Registro delle Imprese.

In ogni caso non farti spaventare dalla burocrazia. Come ti dicevo, la consegna dei documenti necessari per aprire un ecommerce è generalmente è un'operazione che si effettua con la consulenza di un commercialista.

Quanto costa aprire un sito ecommerce

Se ti stai chiedendo quanto costa aprire un ecommerce, inizio subito sfatando un mito: aprire un ecommerce non richiede esorbitanti investimenti iniziali. Ad esempio, Shopify ti permette di aprire un ecommerce approfittando di 14 giorni di prova gratis e piani di abbonamento che partono da soli 29$ al mese. 

Avrai poi spese di gestione del tuo business, ma queste dipenderanno principalmente dal tuo business plan, ovvero da cosa venderai sul tuo ecommerce e da quanto investirai in promozione e strategie di marketing.

Per capire meglio quanti soldi ci vogliono per aprire un ecommerce, puoi utilizzare un semplice foglio di calcolo e inserire i costi che dovrai sostenere per diverse voci relative al tuo business.

Tentare di fare un analisi dei costi preventiva, quindi, è davvero complesso per le numerose variabili che rientrano nelle voci di costo. Per questo motivo abbiamo pubblicato un intero articolo relativo al costo di un sito ecommerce che, in maniera più approfondita, valuta tutte le variabili e fornisce un analisi di calcolo più specifica. 

Una delle principali discriminanti è la scelta della tipologia di software che vuoi fare che incide molto sul tuo budget:

  • closed source;
  • open source;
  • SaaS (Software as a Service).

Nel primo caso è necessario chiedere un preventivo perché si tratta di un costo impossibile da quantificare.

Nel secondo, trattandosi di un sito open source, dovrai valutare l'installazione, l'acquisto di un dominio, di un hosting, dovrai prevedere il gateway di pagamento e ovviamente sostenere le spese per la grafica e di manutenzione.

Aprire un ecommerce SaaS, invece, è la scelta più semplice ed economica, perfetta per una piccola azienda, perché non dovrai sostenere le spese di dominio, hosting e gateway di pagamento e perché l'ecommerce viene aggiornato periodicamente e non ci sono spese di manutenzione.

Se scegli di aprire un ecommerce tradizionale o in dropshipping, Shopify, ad esempio è la soluzione migliore perché utilizza proprio questa tipologia di software.

Qui di seguito trovi, in linea generale, quello di cui dovrai tenere conto per compilare la tua lista oltre ai costi specifici per l'ecommerce. 

Aprire un ecommerce: costi

  • Spese per l'acquisto dei prodotti che venderai:
  • Spese di spedizioni (se a tuo carico);
  • Costo per il packaging dei tuoi prodotti;
  • Commissioni per i pagamenti ricevuti;
  • Eventuali commissioni del sito web;
  • Costi di avvio e mantenimento del sito web (inclusi hosting, dominio, ecc.);
  • Costi di promozione e strategie di marketing necessarie a far crescere il tuo business.

Chiaramente, a queste voci dovrai aggiungere eventuali compiti che sceglierai di esternalizzare e il tempo che investirai nel tuo ecommerce. Perché si sa, il tempo è denaro. Soprattutto quando si parla di avviare un proprio business. 

Vuoi aprire un ecommerce riducendo i costi all’estremo? Prova il dropshipping o il print on demand. Sono due modelli di business che ti permetteranno di aprire il tuo ecommerce senza dover acquistare preventivamente i prodotti da vendere, senza gestire magazzino e inventario e senza dover spedire i prodotti ai clienti finali. 

Extra: come aprire un ecommerce di successo

Come per qualunque nuova attività, aprire un ecommerce di successo nasconde diverse insidie e ostacoli. Ma questo non vuol dire che tu non possa riuscirci. 

Strategie di marketing, ottimizzazione SEO, il prodotto giusto, sono tutti aspetti fondamentali del tuo ecommerce. Così fondamentali - purtroppo - che ci avranno già pensato anche i tuoi competitor. 

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citazione successo per aprire un ecommerce

Ci sono però altri aspetti, spesso sottovalutati, che ti aiuteranno ad aprire un ecommerce che sia davvero in grado di avere successo:

  • Sezione FAQ: anche se avere un’assistenza clienti e una chat dedicata all’interno del tuo sito è importante, cerca di anticipare le domande dei tuoi clienti, in modo da accorciare al minimo il tempo che intercorre tra la scoperta del tuo prodotto e il decisivo click su “Acquista”.
  • Assistenza post vendita: spesso i clienti si sentono abbandonati nel momento stesso in cui ricevono il loro ordine. La transazione è conclusa, null’altro da aggiungere. Errore! Contattali qualche giorno dopo che l’ordine è stato consegnato, assicurati che sia andato tutto liscio e renditi disponibile per risolvere eventuali chiarimenti o dubbi, o per raccogliere il loro preziosissimo feedback. 
  • Video del prodotto: anche se sono sicura che la descrizione del tuo prodotto sia impeccabile, uno dei limiti principali dell’ecommerce è il non poter toccare con mano l’oggetto che si desidera acquistare. E i video sono la cosa più vicina al contatto diretto che puoi offrire ai tuoi clienti. 
  • Recensioni: la social proof è fondamentale, e i nuovi clienti si sentiranno più tranquilli ad acquistare sul tuo store se potranno leggere le testimonianze di altri clienti che, come loro, si sono trovati bene con il tuo servizio. Non so tu, ma io la prima cosa che faccio prima di acquistare un nuovo prodotto è leggere le recensioni. E fidati, lo faranno anche i tuoi clienti. 

Conclusioni su come aprire un ecommerce

Se hai deciso di aprire un ecommerce nel 2022, sei già sulla strada giusta per cavalcare un trend che sembra davvero non avere intenzione di arrestarsi. 

Aprire un negozio online vuol dire essere sempre raggiungibile dai tuoi clienti, comunicare con loro in modo nuovo e diretto, e fare di tutto per riuscire a soddisfare tutte le loro necessità. 

Hai già iniziato ad aprire un ecommerce? Hai domande o suggerimenti? Non lasciarti bloccare dalla timidezza e sfrutta la sezione dei commenti qui sotto! 

Aprire un ecommerce: domande frequenti

Come aprire un ecommerce in dropshipping?

Abbiamo visto sommariamente quali sono i costi per aprire un ecommerce, ma è possibile aprire un ecommerce gratis? La risposta è no, ma potresti scegliere la formula del dropshipping che ti permette di abbattere molto le spese.

Il modello di business del dropshipping funziona in modo abbastanza semplice. Una volta deciso cosa vendere online, individuato i migliori fornitori dropshipping e creato il tuo ecommerce, non dovrai far altro che promuovere il tuo business.

Quando un cliente effettuerà un acquisto sul tuo store tu dovrai semplicemente inoltrare quell’ordine al tuo fornitore, che si occuperà di imballaggio e spedizione al cliente finale. Quindi niente acquisti in anticipo né gestione del magazzino.

Il tuo cliente riceverà il suo ordine, il tuo fornitore avrà effettuato una vendita, e tu avrai guadagnato un profitto: win, win...win! 

Un’altra faccia del dropshipping è quella del Print on Demand, che ti permette di stampare grafiche (tue, create da designer o caricate dai tuoi clienti) tramite fornitori di stampe. Anche in questo caso, tu dovrai solo inoltrare l’ordine al tuo fornitore, che si occuperà di tutto il resto. 

print on demand

Come aprire un sito ecommerce senza soldi?

Non è necessario disporre di capitale iniziale per poter avviare un ecommerce. La maggior parte delle piattaforme per creare siti web offre una prova gratuita e potresti iniziare sfruttando il modello di business del dropshipping per non dover acquistare i prodotti in anticipo. 

La maggior parte delle strategie di marketing può essere implementata a costo zero, e puoi imparare le competenze che ti mancano guardando video su YouTube o trovando alcune tra le centinaia di risorse gratuite disponibili online. 

Certo, alcune spese sono inevitabili. Ma se saprai giocare bene le tue carte, potrai sostenerle utilizzando le prime entrate del tuo ecommerce. 

Come aprire un sito di ecommerce innovativo? 

Esistono ormai migliaia di ecommerce, quindi perché le persone dovrebbero comprare proprio dal tuo? Cosa lo rende così speciale. 

Mettiti per un attimo nei panni del cliente. Immagina di voler acquistare un tappetino per lo yoga. Vai su google, digiti la tua ricerca, e apri diversi ecommerce per vagliare le tue alternative. Come scegli da chi effettuare il tuo acquisto? Come stabilisci chi è più meritevole della tua fiducia?

Queste sono solo alcune delle domande che si pongono i tuoi clienti prima di acquistare i tuoi prodotti. Certo, a meno che tu non sia l’unico al mondo a vendere quello che vendi, come magari può accadere nel caso dell’artigianato.

Ma se non ti occupi di vendere artigianato online o prodotti personalizzati, probabilmente i tuoi clienti avranno altre alternative. Ecco perché devi dedicare tempo e impegno per fare in modo che il tuo ecommerce sia più innovativo, interessante e accattivante di quelli dei tuoi competitor. 

Osserva la concorrenza della tua nicchia, studia le loro mosse e cerca di fare meglio. Prova a seguire i trand e ad anticiparli, un'ottimo strumento che potresti utilizzare è Google Trends, che ti permette di conoscere le tendenze del momento e scegliere la nicchia di mercato migliore.

Come funziona la vendita di prodotti online?

La vendita di prodotti online può avvenire attraverso un ecommerce, un negozio online, che permette all'utente di acquistare dei prodotti direttamente dalla rete. Gli acquisti vengono effettuati attraverso i gateway di pagamento, dei software che gestiscono i pagamenti dei consumatori elaborando le informazioni della loro banca o carta di  debito / credito. Queste piattaforme, integrate nell'ecommerce, garantiscono che il metodo di pagamento sia valido e nel contempo proteggono la transazione e i dati degli utenti. I prodotti, invece, possono essere immagazzinati in un deposito che può essere di proprietà del gestore del sito o in alternativa, come nel caso del dropshipping, di un fornitore terzo che si occupa anche dell'imballaggio e della spedizione.

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