Cos'è una newsletter? Come funziona? Perché è così importante? In questo articolo troverai la risposta a queste e molte altre domande e potrai iniziare tu stesso a utilizzare questo potente strumento di comunicazione in modo efficace.

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Newsletter: cos’è?

newsletter origini

Tradotto letteralmente il significato di newsletter è “lettera di notizie”. Si tratta di un aggiornamento periodico che aziende, enti, associazioni o altri soggetti forniscono al proprio seguito per aggiornamenti sulle proprie attività. 

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Ma più semplicemente lo possiamo vedere come uno strumento con il quale puoi comunicare in maniera diretta con i tuoi potenziali clienti.

Newsletter VS DEM

Potresti aver sentito parlare di DEM, specialmente se hai avuto a che fare con attività di marketing più commerciali e volte alla vendita.

La DEM infatti è l’acronimo di Direct Email Marketing e, anche se il supporto è lo stesso della newsletter (ovvero la mail) ha uno scopo diverso.

Solitamente infatti è una comunicazione commerciale che tralascia l’aspetto di aggiornamento sulle attività per concentrarsi sui messaggi di vendita.

Inoltre non è periodica, ma è solitamente parte di una campagna di vendita online.

Newsletter vs autoresponder

newsletter vs autoresponder

Quando si parla di email marketing c’è un altro strumento che molto spesso viene utilizzato insieme alle newsletter che vale la pena menzionare: l'autoresponder.

L'autoresponder non è nient'altro che un invio automatico di una o più mail in seguito a un trigger, ovvero una particolare azione che hai stabilito tu. Alcuni esempi possono essere: il download di un contenuto premium, l'iscrizione a un evento, la compilazione di un form...

L'autoresponder è uno strumento molto utilizzato nella strategia di lead generation ed è perfetto per automatizzare la tua comunicazione con il cliente, creando anche dei veri e propri funnel di email marketing automatici. Spesso, a tal proposito, si parla di marketing automation

Come scrivere una newsletter

Chiarite le definizioni e spiegate le differenze tra newsletter, DEM e autoresponder, entriamo nel vivo dell'azione per capire in pratica come scrivere una newsletter efficace. 

Stabilisci il tuo pubblico

La prima cosa che puoi fare per capire come scrivere newsletter migliori è quella di capire qual è il tuo lettore ideale, un po’ come faresti per le buyer personas.

Più riesci ad essere dettagliato e meglio è. Ecco una serie di domande che puoi farti per cercare di capire a che pubblico ti rivolgi:

  1. Età
  2. Sesso
  3. Stipendio medio
  4. Attività lavorativa
  5. Interessi
  6. Stato sociale

Mettiti nei panni del lettore

Quando invii una newsletter, l'obiettivo non dovrebbe essere quello di spammare i tuoi prodotti né di far sì che l’utente clicchi a tutti i costi.

Il vero obiettivo dovrebbe essere quello di fornire informazioni utili a chi ti legge. 

La domanda da farti è questa: perché un utente dovrebbe leggere la mia newsletter? Quale vantaggio ne trae?

Ricorda che se riesci a soddisfare le esigenze del cliente, quest’ultimo ti leggerà con maggiore interesse e soprattutto non vedrà l’ora di aprire le tue email.

Tone of voice

Una volta che hai stabilito a che pubblico ti rivolgi, puoi capire qual è il tono da tenere nelle tue comunicazioni.

Per esempio vuoi dare del tu al tuo lettore oppure del lei?

Se dai del tu al tuo lettore è molto più facile stabilire un rapporto di confidenza e potrai scrivere delle newsletter informali, come se stessi parlando con un amico.

Ma se sei ad esempio il titolare di uno studio legale, allora forse è meglio decidere di dare del lei a chi legge le tue newsletter così da dare maggiore professionalità alle tue comunicazioni.

Stile

C’è la concezione errata che più le email sono elaborate e piene di colori, e più è facile attirare l’attenzione.

Questa è generalmente una strategia che viene utilizzata molto da chi ha un ecommerce.

Ma siamo sicuri che sia sempre la soluzione migliore? 

Infatti capita che le email piene di immagini e con grafiche molto spinte vengano cestinate immediatamente, o addirittura bloccate direttamente dai filtri anti-spam, perché danno subito un’idea di “finto” o comunque di un’email promozionale.

Mentre se vuoi ottenere l’effetto opposto, quello che puoi fare è mandare una newsletter che contiene quasi solo testo.
In questo modo è molto più facile stabilire una comunicazione confidenziale, esattamente come se comunicassi con un amico. 

Prova a pensarci: se un tuo amico ti manda una mail, sicuramente sarà semplicissima e conterrà per lo più testo o poche, selezionate immagini.

Ecco, utilizzare email semplici può aiutarti non solo a far sì che le tue email non finiscano nello spam, ma anche ad instaurare una comunicazione che trasmette un messaggio di fiducia a chi ti legge.

Come creare una newsletter: scegli stile e tone of voice

Struttura

Ogni newsletter che si rispetti ha degli elementi strutturali imprescindibili: 

  • Oggetto
  • Testo di anteprima (preview text)
  • Corpo
  • CTA

Oggetto e preview text

Per quanto riguarda l'oggetto è bene tenere un testo di massimo 50-70 caratteri: in questo modo eviterai che venga tagliato dal provider di posta elettronica. Per metterti al sicuro, tuttavia, inserisci le informazioni più importanti in apertura. 

Con emoticon o senza? Qui l'argomento è molto dibattuto. Per capire se l'inserimento di emoji piace al tuo pubblico non ti resta che condurre una serie di A/B test e confrontare i tassi di apertura delle due varianti con e senza emoji.

Per quanto riguarda il testo di anteprima, non superare i 140 caratteri. Attenzione, non tutte le caselle email supportano il preview text, quindi usalo come corollario per rafforzare il messaggio inserito all'interno dell'oggetto. Non inserire informazioni essenziali se pensi che non tutti i tuoi destinatari siano in grado di leggerle. 

Corpo

Chiaramente una newsletter senza contenuti è solo una mail vuota. Puoi scegliere se creare una newsletter in stile "solo testo" (quindi senza grafiche, solo con contenuto scritto), oppure creare un template mail più elaborato per organizzare più informazioni all'interno dello stesso messaggio. 

Non dilungarti troppo: lo scopo della newsletter è quello di informare l'utente di tutte le iniziative in corso, sarà poi la singola persona a scegliere cosa approfondire e cosa ignorare. 

CTA

Che sia rimandare a un tuo articolo o a un'offerta la questione non cambia: una newsletter efficace deve avere almeno una CTA. Pensa a ciò di cui vuoi parlare e assegna un punteggio in base alla priorità: l'elemento più importante avrà la CTA maggiormente visibile. 

Cerca di non esagerare con il numero di input che dai: a fronte di troppi stimoli, l'utente potrebbe cestinare la tua newsletter in tempo zero. 

Come creare una newsletter gratis (e non): 5 siti utili  

Una volta terminata la scrittura della newsletter, bisogna trovare un sito o un programma per trasformarla in realtà e inviarla ai propri contatti. A seconda delle proprie esigenze - e del numero di indirizzi mail in tuo possesso - puoi optare per soluzioni gratuite o a pagamento. 

Iniziamo con una carrellata dei migliori siti per creare una newsletter gratis. 

Come inviare una newsletter con Gmail

Inviare una newsletter con Gmail è una buona opzione per aziende piccole, magari per attività con una forte identità locale. Questo perché gli strumenti offerti dal provider Google sono di base e non consentono molte personalizzazioni. 

La prima cosa da notare è che non esiste la possibilità di creare un template su Gmail: l'unica opzione che hai è quella di inviare una mail solo testo con l'inserimento di qualche immagine. 

Per inviare una newsletter con Gmail dovrai creare una lista di contatti in modo da non doverli selezionare manualmente a ogni singolo invio. Per farlo, vai su Google Contacts e spunta gli indirizzi mail a cui vuoi inviare la newsletter.

come inviare una newsletter con Gmail: crea lista contatti

Una volta selezionati i contatti, crea un'etichetta ad hoc. Vai quindi su Gmail e inserisci il nome dell'etichetta nella barra degli indirizzi. 

Puoi scegliere di inviare la tua newsletter subito oppure programmarla con la funzione "Programma l'invio". 

Inviare newsletter con gmail: programmare l'invio

Inviare una newsletter con MailChimp

MailChimp è forse il miglior sito per creare una newsletter gratis. Il suo piano free ti dà accesso a decine di template gratuiti e ti consente di inviare 10.000 mail ogni mese fino a un massimo di 2.000 contatti. La versione gratuita include inoltre un CRM per la gestione dei contatti. 

Il vantaggio di MailChimp è che si tratta di una soluzione scalabile: se il tuo business prende il via, puoi sempre optare per un piano a pagamento e ampliare il numero di invii mensili e di contatti. 

La creazione di una newsletter inizia dalla scelta del template. Se sai programmare, puoi creare il tuo template mail, altrimenti puoi partire da quelli gratuitamente disponibili su MailChimp. 

Inviare newsletter con mailchimp

Una volta scelto il template, entriamo nell'editor in cui possiamo modificare lo schema di base grazie alla modalità drag & drop. In pratica, è sufficiente trascinare i blocchi nell'area di lavoro per trasformare la newsletter. 

I template sono personalizzabili per quanto riguarda sia la struttura, sia i colori e il tema. 

Creata la newsletter, non ti resta che aggiungere oggetto, preview text e contatti a cui inviarla. 

Come creare una newsletter con Mailchimp  

Inviare una newsletter gratis con Tinyletter

Un altro strumento per creare una newsletter gratis è Tinyletter. Nato dagli stessi creatori di MailChimp promette la stessa qualità e facilità di utilizzo ma senza limiti nel numero di invii e contatti. 

La differenza principale tra Tinyletter e MailChimp è che il primo è una versione semplificata del secondo. In altre parole, presenta solo le funzioni base per l'invio di mail e newsletter (non esistono i template, per fare un esempio). 

Una buona soluzione per gestire l'invio delle proprie newsletter in modo totalmente gratuito e con un'interfaccia essenziale perfetta indipendentemente dal livello di conoscenza tech

Se hai un business medio-grande, probabilmente le soluzioni gratuite non fanno per te. Ecco che entrano in gioco i grandi brand nel mondo dell'email marketing. Qui di seguito trovi altri 2 esempi da prendere in considerazione per la tua attività. 

HubSpot

Creare newsletter con Hubspot

HubSpot è un software all-in-one che offre strumenti per la gestione di marketing, vendite e customer service. Ovviamente non può mancare un'intera sezione dedicata alla gestione delle mail in generale e delle newsletter in particolare. 

HubSpot offre un CRM gratuito più l'accesso a centinaia di template (gratuiti e a pagamento) e in più, per il piano professional, mette a disposizione i flussi di marketing automation. In pratica, con questa funzione non solo è possibile programmare l'invio di una singola newsletter, ma è anche possibile definire dei trigger per l'invio di autoresponder. 

Chiaramente questo ti consente di creare dei veri e propri percorsi di lead nurturing per specifici segmenti di contatti. 

Insomma, stiamo parlando di uno strumento da veri pro. 

MailUp

creare newsletter con mailup

Altro eccellente strumento per l'invio di newsletter a un database di contatti molto vasto è sicuramente MailUp

MailUp ha una funzione molto utile chiamata DataSync che consente di sincronizzare i dati della piattaforma con terze parti (classico esempio, il CRM). 

A seconda del piano è possibile avere più collaboratori all'interno di MailUp in modo da lavorare in contemporanea a più progetti. Dal piano Plus, inoltre, si ha accesso al supporto dedicato via telefono e via mail, 100+ template e dominio personalizzato. 

Come impostare una newsletter

Qui di seguito ti mostrerò quali sono i passaggi per creare un newsletter. Utilizzerò Mailerlite come servizio di invio delle newsletter.

I passaggi possono variare in base al provider che si decide di utilizzare, ma qui di seguito vedrai quelli che sono gli step principali che troverai nel 90% delle campagne che andrai a creare:

1. Definire il soggetto e i dati di chi invia la mail

creare newsletter mailerlite

In questa fase, il software per la creazione delle newsletter ti andrà a chiedere qual è l'oggetto della newsletter, nome e indirizzo mail con cui inviare la comunicazione.

Evita di usare un indirizzo generico come info@esempio.com, molti filtri lo identificano come spam (senza contare il fatto che è molto impersonale ed empatizza poco con il lettore). Crea un mittente reale: è bene per l'utente sapere che dall'altra parte dello schermo c'è una persona vera e propria e non un semplice indirizzo web.

Se non puoi ricevere risposte, ricorda di utilizzare un indirizzo no-reply.  

2. Scegliere un newsletter template

creare newsletter mailerlite

In questa fase potrai scegliere tra vari template mail che la piattaforma ti mette a disposizione, oppure crearne tu uno da zero se hai esperienza nella scrittura di codici. 

3. Definire il contenuto della mail

contenuto newsletter

Questa è la fase più delicata dove dovrai andare a modificare il template dell'email o comunque inserire il tuo testo e le tue foto. È proprio in questa fase che vai a instaurare un rapporto con il tuo cliente, quindi cerca di spendere tutto il tempo necessario per la creazione di un'email perfetta.

4. Programmare l'invio della mail

programmare newsletter

A questo punto non ti rimane altro che decidere quando inviare la mail: puoi decidere di inviarla subito, in una data futura oppure in base ad uno specifico fuso orario.

Newsletter: ogni quanto inviarle? 

Sicuramente capire quali sono il giorno e l’orario migliore per inviare una newsletter è un dato interessante che potrebbe aumentare il tasso di apertura e interazione delle tue email.

Non c’è una risposta standard perché varia moltissimo a seconda del pubblico a cui ti rivolgi, un po’ come per capire quando pubblicare sui social

Generalmente è consigliato inviare la newsletter tra le 9 e le 10 di mattina, ma ovviamente non è una regola.

La soluzione migliore è quella di testare l’invio delle tue newsletter a vari orari e in vari giorni, fino a quando non avrai trovato quello dove avrai un maggiore tasso di apertura o clic (a seconda dei tuoi obiettivi di marketing).

Una volta che avrai stabilito quando inviare le mail, il secondo step per fidelizzare i tuoi lettori è quello di inviare la newsletter sempre lo stesso giorno e circa alla stessa ora.

Questo ti aiuta a stabilire un appuntamento fisso con i tuoi lettori e li abitui a ricevere le tue newsletter con cadenza costante.

Occhio alla frequenza!

Sicuramente mandare 3 email a settimana che spingono l’utente ad acquistare un tuo prodotto non è una buona strategia, perché rischi di stancare l’utente e che l'email stessa vada nello spam, o addirittura che il lettore si vada a cancellare dalla mailing list.

Quindi non superare le 2 newsletter a settimana, per evitare di invadere la casella di posta dei tuoi lettori.

Ovviamente vale anche il contrario, ovvero inviare una sola newsletter al mese non è molto efficace perché risulterà difficile stabilire un rapporto costante e di fiducia con i tuoi lettori.

Una cosa che puoi fare è quella di iniziare a sperimentare, testare l’invio di newsletter con frequenza diversa, e valutare come reagisce il pubblico.

quando inviare newsletter

5. Studiare i dati delle tue newsletter

statistiche newsletter

Tutti i servizi di invio newsletter ti mettono a disposizione dei dati e delle metriche per capire come sono andate le tue campagne.

Tra quelli più rilevanti avrai:

  1. Tassi di apertura: la percentuale di utenti che ha aperto la tua mail. Questa metrica è utili per capire quali sono gli oggetti e gli argomenti della newsletter che hanno generato maggiore interesse.
  2. Tasso di CTR (Click through rate): ovvero la percentuale di persone che hanno cliccato in un link nella tua newsletter.
  3. Frequenza di click su ogni singolo link: questo dato di permette di capire quali sono stati i link più cliccati. Nel caso di un ecommerce per esempio, può essere un indice che ti dice quali sono i prodotti di maggiore interesse.
  4. Spam complains: questo valore ti indica quanti utenti hanno marcato la tua email come spam, ed è importante tenere questo valore il più basso possibile.

È fondamentale che tu vada periodicamente a leggere e valutare queste metriche per capire come stanno andando le tue campagne ed eventualmente capire come apportare dei miglioramenti.

Modulo raccolta email per newsletter

Nel caso della newsletter, prima ancora di crearla ed inviarla, devi concentrarti su come aumentare il numero di contatti che hai a disposizione: questo nel mondo del marketing si chiama fare lead generation.

Vuol dire in generale acquisire i contatti di potenziali clienti, e quando si parla di newsletter si traduce nell’acquisire gli indirizzi email di persone potenzialmente interessate a ricevere aggiornamenti sulla tua attività.

Ci sono tantissime strategie per ottenere gli indirizzi email per far crescere la tua newsletter, e solitamente variano in base al business a al tipo di clienti a cui ti rivolgi.

Quella che solitamente funziona meglio è inserire un modulo apposito per la raccolta degli indirizzi email all’interno del tuo sito web che, in maniera del tutto automatizzata, andrà a raccogliere per te l’email degli utenti.

Ma il modulo di raccolta piazzato semplicemente nel sito web molte volte non è sufficiente, o comunque non garantisce grandi risultati, e vanno attuate delle strategie alternative che ti consentiranno di aumentare il numero di iscritti alla newsletter.

Strategie di lead generation per creare newsletter

Poniamo il caso che tu abbia un ecommerce dove vendi capi di abbigliamento dedicati al mondo della corsa, ecco cosa potresti fare per far crescere la tua newsletter:

  • Sconto speciale: Puoi offrire uno sconto del 20% sul primo acquisto a tutti quelli che si iscrivono alla newsletter. Questo è un incentivo molto importante e potrebbe aiutarti a far aumentare tantissimo il numero di iscritti, perché l'utente in cambio della sua email ottiene un guadagno economico concreto sotto forma di uno sconto.
  • Utilizzo di un freebie: Nel mondo del marketing online, il freebie non è nient’altro che un regalo da dare ai tuoi lettori. Ovviamente in cambio di questo regalo, andrai a chiedere un indirizzo email.

Per esempio potresti offrire una guida dove mostri i migliori esercizi di stretching per chi fa jogging. Ovviamente tutti gli utenti interessati non dovranno fare altro che inserire l'email e riceveranno la guida da scaricare al proprio indirizzo.

Se vuoi utilizzare i freebie nella tua strategia di lead generation è importante sceglierne uno che sia il più generico possibile, pur restando saldamente all’interno della tua nicchia, così che possa interessare ad un pubblico molto ampio.

Nell’esempio precedente come freebie ho suggerito la creazione di un e-book che contenga i migliori esercizi di stretching: questo tipo di freebie è perfetto perché interessa tutti i corridori, da quelli che corrono sporadicamente ai maratoneti.

In questo modo puoi massimizzare la possibilità che un utente sia interessato e lasci l'email in cambio del regalo.

  • Salvare l’indirizzo di chi acquista un prodotto: Potresti salvare l’indirizzo email di tutte le persone che acquistano un prodotto sul tuo ecommerce. 

Ovviamente prima di salvare l’indirizzo email dovrai chiedere il permesso all’utente tramite l’apposita checkbox come previsto dalla legge GDPR.

Sicuramente salvare l’indirizzo email di chi acquista è un’ottima strategia perché sono persone che hanno già effettuato una conversione sul tuo sito, e quindi saranno quelli che con maggiore probabilità si fideranno ad acquistare di nuovo.

  • Pubblicità: Se vuoi accelerare la crescita della tua newsletter allora potresti pensare di investire in campagne pubblicitarie che abbiano come obiettivo quello di fare lead-generation.

Solitamente le campagne pubblicitarie più efficaci per questo scopo sono quelle dove si utilizza un freebie. 

L’idea è quella di investire soldi per portare traffico alla pagina contenente il freebie, così che l’utente in cambio del regalo ti lasci l’indirizzo email.

template newsletter

7 esempi di newsletter efficaci da cui prendere ispirazione    

newsletter esempi

Ci sono vari tipi di newsletter che si possono mandare, qui di seguito trovi gli esempi più utilizzati.

Newsletter editoriali: The Economist e Maisons du Monde

newsletter economist

Quando si tratta di blog, giornali e progetti editoriali in genere, la newsletter è un appuntamento fisso volto ad aggiornare i lettori sulle novità pubblicate. 

Può quindi avere vari aspetti, dall’elenco rapido di notizie all’informazione mono-soggetto, approfondita e dal taglio narrativo.

Se ha uno scopo di marketing e una finalità di vendita, non lo dà a vedere se non con qualche link secondario o una sezione “Prodotti” nel footer dell’email.

Newsletter sui nuovi prodotti

newsletter nuovi prodotti

In questo genere di mail, più commerciali, vai a mostrare all’utente quelli che sono i nuovi prodotti appena pubblicati sul sito.

Può avere un taglio fortemente orientato alla vendita oppure uno più editoriale, a seconda dello stile del sito e del suo tono di voce.

Con questo genere di email è molto importante curare l’aspetto, e renderle il più accattivanti ed attraenti possibile, per far sì che l’utente sia incuriosito e vada a cliccare su un prodotto di suo interesse.

Lancio di un singolo prodotto

newsletter monoprodotto viaggiosoloandata.it

In questa newsletter, a differenza di quella vista sopra, ci si concentra solo nel promuovere un unico prodotto.

Con questo genere di email riesci a focalizzare tutta l’attenzione su un singolo articolo, con il beneficio di poterti soffermare maggiormente sui vantaggi che il prodotto stesso offre e massimizzare le possibilità di intercettare l’attenzione e l’interesse del lettore.

Newsletter di Branding: Evaneos 

newsletter evaneos

Le Newsletter focalizzate sul branding hanno come scopo quello di fare affezionare al tuo brand e fidelizzare il lettore.

Questo tipo di newsletter ti permettono di “confidarti” con il tuoi lettori e cercare di ispirarli dandogli informazioni utili, approfondimenti e spunti.

Se l’utente ritiene utili le informazioni che gli stai dando, aumenterà la fiducia verso il tuo sito/brand e di conseguenza la probabilità di vendere i tuoi prodotti.

Esempi di autoresponder: Casper

Come abbiamo detto, gli autoresponder sono email automaticamente inviate in seguito a determinate azioni e non sono periodiche, pertanto non rientrano a pieno titolo tra gli esempi di newsletter.

Tuttavia sono una pratica molto importante nelle strategie di email, per cui eccone un paio di esempi.

Prodotti rimasti nel carrello

mail carrello

Ti è mai capitato di iniziare a comprare online un prodotto e poi interromperti, salvo poi ricevere un'email che ti ricordava di completare l’acquisto?

Ecco, questa è un'email che viene inviata automaticamente dal sistema e che spinge l’utente a chiudere l’acquisto.

Questo genere di email ti permette di recuperare in media tra il 5% e l’11% delle vendite che altrimenti sarebbero state perse.

Mail di feedback

Questa genere di email viene inviata dopo che l’utente ha acquistato un prodotto, solitamente tramite l’utilizzo di un autoresponder.

Le email di feedback ti aiutano a stabilire un rapporto di fiducia con il cliente, e ad implementare un circolo virtuoso per migliorare la tua offerta.

In questo tipo di email quello che vai a fare è chiedere un feedback all’utente sul prodotto che ha acquistato.

Questo mostra all'utente che tieni alla sua opinione e al fatto che sia pienamente soddisfatto, un  piccolo gesto che contribuisce alla creazione di un rapporto di fiducia tra te ed il tuo cliente.

Conclusioni 

La newsletter è uno degli strumenti fondamentali della tua strategia di comunicazione e può aiutarti ad aumentare le vendite dei tuoi prodotti o servizi, ma soprattutto a stabilire un rapporto di fiducia con i tuoi lettori.

Ricorda che la newsletter non è un strumento con il quale puoi “spammare” l’utente, ma al contrario dovrebbe essere un asset con cui vai ad informarlo, intrattenerlo o addirittura risolvere un suo potenziale problema, così da stabilire un rapporto di fiducia con i tuoi lettori.

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