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NFT: cosa sono e come investire per guadagnare nel 2022

Articolo di Ludovica Marino

Inutile negarlo, quando c’è qualche novità nel mondo della blockchain il mondo si divide in due categorie: quelli che non vedono l’ora di investire, e quelli che non sanno neanche di cosa si tratta. Gli NFT non fanno eccezione. 

Se pensi che persino Jack Dorsey, fondatore di Twitter, ha messo in vendita il suo primo tweet del 21 marzo 2006 come NFT e ha ricevuto offerte superiori ai 2,5 milioni di dollari, sembra proprio che questi NFT meritino una buona dose di attenzione. 

Prima di iniziare, una premessa. Non voglio assolutamente dirti che vendere la tua casa per acquistare un’immagine digitale sia una buona idea. Tutto il contrario. 

Ma se gli NFT sono davvero la nuova frontiera dell’arte digitale e degli investimenti nel 2022, direi che è meglio essere preparati e - per lo meno - avere una chiara idea dell’argomento.

Quindi, cosa sono questi fantomatici NFT? Esistono numerosi corsi online gratuiti (e non) in questo settore che possono aiutarti, ma prima di tutto vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

NFT: cosa sono di preciso? 

Partiamo dalla definizione di questa sigla: NFT vuol dire Non Fungible Token. 

Tutto chiaro, vero? 

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No? Capisco, ero confusa anch'io.

In pratica, “non fungible” significa che si tratta di un token unico, che non può essere sostituito con qualcos’altro. 

Per darti un’idea più chiara, restando sempre nell’ambito della blockchain, un Bitcoin è “fungible”, ovvero l’esatto contrario di unico e non sostituibile. Se dovessi scambiare un Bitcoin con un altro, avresti esattamente la stessa cosa. 

Possedere un NFT è come possedere un’opera realizzata a mano da un’artista e non replicabile. Se la dovessi scambiare con un’altra opera, avresti qualcosa di completamente diverso. 

Certo, non so se classificherei il tweet di Dorsey come “opera”, ma a ognuno il suo.

il primo tweet su twitter
Il primo tweet di Twitter, pubblicato dal suo fondatore Jack Dorsey.

Cosa rende così speciali e unici gli NFT? Dietro l’aspetto che visualizzi sul tuo dispositivo, si nasconde un codice univoco e non intercambiabile memorizzato su un ledger digitale che utilizza la tecnologia della blockchain per dimostrarne la proprietà.

Un ledger, letteralmente “libro mastro”, è un registro distribuito sul quale si basano le tecnologie e le reti della blockchain. Tutti i nodi della rete possiedono la stessa cosa di un database che può essere letto e modificato in modo indipendente da ogni singolo nodo. 

Lo so, lo so, può sembrare troppo complicato ma fidati, non lo è affatto. Devi solo prenderci la mano. 

Gli NFT altro non sono che dei beni digitali che hanno un valore, proprio come se possedessi una tradizionale opera d’arte. 

All’inizio può essere difficile immaginare il valore dell’arte digitale, ma i dati a riguardo sembrano dimostrare che gli NFT sono qui per restare. 

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Come funzionano gli NFT

Come abbiamo detto, la proprietà e l’identità di un NFT è verificabile tramite il ledger della blockchain. 

Sono stati lanciati per la prima volta sulla blockchain di Ethereum, ma oggi gli NFT sono supportati anche da altre blockchain. 

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Che il file in questione sia in formato JPG, MP3, GIF o altro, il Non Fungible Token che ne identifica la proprietà può essere acquistato proprio come faresti con qualunque tipo di arte. E proprio come funziona nel mercato tradizionale, il prezzo è dato in larga parte dalla domanda del mercato. 

Ma come si crea un Non Fungible Token? 

come si crea un nft

Come si crea un NFT?

Virtualmente, chiunque può creare un NFT. Tutto quello che ti serve è un portafoglio digitale, il giusto quantitativo di Ethereum e l’accesso a un marketplace di NFT. 

Ma come creare un NFT?

  1. Scegli l’opera da realizzare: puoi creare un NFT di un testo, un video un dipinto...in pratica, tutto quello che può essere riprodotto come file multimediale.
  2. Acquista degli Ether: Ethereum è il network di Non Fungible Token più comune, e per poter realizzare il tuo NFT avrai bisogno di Ether (la criptovaluta basata su Ethereum) sul tuo wallet, o portafoglio.
  3. Scegli un marketplace: il marketplace sarà il luogo dove creerai e metterai in vendita il tuo Non Fungible Token. Dovrai solo effettuare l’accesso, collegare il tuo portafoglio e seguire le indicazioni.
  4. Crea il tuo NFT: segui il processo del marketplace che hai scelto, carica il tuo prodotto digitale e conia il tuo NFT. 

Dopo aver creato e caricato il tuo NFT sul marketplace, dovrai scegliere i token Ethereum che accetterai come pagamento, decidere se vendere la tua opera all’asta o se impostare un prezzo fisso e scegliere la percentuale di royalties che riceverai dalle successive vendite. 

A questo punto, proprio come faresti con un prodotto fisico, non puoi certo aspettarti che le persone accorrano da ogni dove interessate ad acquistare la tua creazione. 

Dovrai occuparti della promozione e del marketing del tuo NFT per trovare persone realmente interessate che decidano non solo di seguire il tuo profilo, ma che vogliano effettivamente concludere l'acquisto. 

5 esempi di NFT da cui prendere ispirazione

Ci sono tantissimi esempi di NFT in giro per il web. Qui ho cercato di elencare i più particolari, sensazionali (e costosi) che penso possano darti una buona idea sulle potenzialità di questo mondo.

  1. Everydays: the first 5000 days

opera di beeple

Un collage di altre 5000 opere realizzato da Beeple, venduto alla strabiliante cifra di 60 milioni di euro, che ha portato l’artista (e gli NFT) a raggiungere una fama globale.

  1. Fantasmino Gucci

fantasmino gucci

Venduto per 3600$ ma l’attuale proprietario al momento ne chiede oltre 16mila.

  1. Cryptokitties

cryptokitties

170mila dollari per un simpatico gattino rosa. Ah, cosa non fa il mondo del gaming.  

  1. Una roccia

roccia nft

Se il gattino di sopra ti aveva sconvolto, che ne pensi di una roccia domestica? Pensaci, potrebbe essere tua per soli 300mila dollari. 

  1. Axie

axies

Decine di migliaia di dollari per un personaggio di un gioco? Dire che nel mondo degli NFT tutto è possibile sarebbe a dir poco un eufemismo. 

Guadagnare con gli NFT: come funzionano gli investimenti

Il mercato dei Non Fungible Token è sicuramente in forte ascesa, e potrebbe rappresentare un’ottima forma di investimento. 

Attenzione, però: possedere un Non Fungible Token non equivale a possedere l’opera d’arte. Acquistare un NFT ti garantisce un diritto sull’opera, e ti permette di entrare all’interno della blockchain e della storia dell’opera in questione. 

Acquistare NFT può essere vantaggioso, ma bisogna puntare sul token giusto che possa portare rendimenti futuri grazie alla rivendita. 

Comprare un NFT è facile, bastano un paio di click all’interno di un marketplace e il giusto budget. Ma attenzione a scegliere quello che possa effettivamente portare a un profitto. 

Questo chiaramente vale se ti stai avvicinando al mondo dei Non Fungible Token per guadagnare, o per fare dei buoni investimenti. 

Se vuoi semplicemente comprare i diritti su un’opera digitale o possedere un particolare NFT perché “perché no”, nessuno può fermarti o dirti cosa fare con i tuoi soldi. 

investire in nft

Non Fungible Token: vantaggi e svantaggi 

Come praticamente qualunque settore, anche gli NFT portano con loro aspetti positivi e negativi. 

Il principale vantaggio per chi vende Non Fungible Token è chiaramente quello di attribuire e certificare la proprietà e l’origine dell’opera digitale, commercializzando al tempo stesso il diritto di proprietà. 

Dal canto suo, chi acquista NFT farà un vero e proprio investimento che, se effettuato seguendo logica e precise misure, potrebbe portare interessanti guadagni grazie alla rivendita dell’NFT. 

Per quanto riguarda gli svantaggi, uno dei problemi principali è l’assenza di una regolamentazione giuridica. 

Non dimenticare che stiamo parlando di un campo relativamente nuovo e inesplorato, e la scarsa trasparenza dei mercati di riferimento sono il principale motivo di speculazione sugli NFT.  

Un altro svantaggio, o meglio rischio, per quanto riguarda i Non Fungible Token è la possibilità di smarrire il token. 

Eh già, perché se dovessi perdere le chiavi di accesso alla piattaforma potresti dover dire addio al tuo amato Non Fungible Token. 

Certo, potresti facilmente ovviare a quest’ultimo rischio salvando i tuoi dati d’accesso su diversi dispositivi (e magari anche sulla cara vecchia carta), ma è comunque un rischio che non avresti acquistando un’opera fisica.  

termini importanti per gli nft

NFT: domande frequenti

Inizio subito col rassicurarti: se hai la testa piena di domande, non preoccuparti. È più che normale e anzi, direi quasi che c’era da aspettarselo. 

D’altronde, stiamo parlando di una vera e propria rivoluzione, e termini magari mai sentiti prima come token, blockchain, Ethereum possono decisamente creare confusione. 

Ho cercato di raccogliere le tre domande più frequenti che si pongono le persone che si avvicinano per la prima volta a questo magico mondo degli NFT, sperando che le risposte possano essere utili anche a te. 

Dove posso comprare NFT?

Gli NFT possono essere acquistati su diverse piattaforme, in base al tipo di prodotto che desideri comparare.

Molto spesso, infatti, ogni piattaforma è specializzata in un determinato tipo di Non Fungible Token. 

Oltretutto, proprio a causa dell’incredibile domanda generata dagli NFT, sono spesso rilasciati come “drop”. Proprio come succede agli eventi, o all’uscita di un nuovo disco. 

Questo significa che tutti i compratori saranno pronti all’acquisto al rilascio dell’NFT, ed è quindi necessario essere registrati sulla piattaforma e caricare il proprio portafoglio digitale per riuscire ad accaparrarsi l’NFT prima degli altri. 

E no, purtroppo non basta un click con il tasto destro del mouse per salvare l’immagine di un NFT. 

Il file scaricato in questo modo non avrà le informazioni che lo rendono parte della blockchain e che identificano il file come originale. 

In pratica, è come se stampassi la riproduzione di un quadro di Picasso. Non è proprio la stessa cosa che possederne l’originale. 

Ecco quindi alcune delle migliori piattaforme:

dogecoin
Esempio di NFT: una GIF di un Dogecoin.

Cosa sono gli NFT musicali? 

La risposta breve è: possono essere qualunque cosa, dal biglietto di un concerto, alle royalties di un brano a un incontro di persona con un’artista. 

L’industria della musica continua a subire trasformazioni. Basta pensare a quanta strada è stata fatta dalla creazione di Napster nell’ormai lontano 1999. 

Piattaforme come Spotify operano secondo un modello di business che prevede che la piattaforma di streaming riceva una percentuale per ogni ascolto. 

Chiaramente, se questo tipo di piattaforma è perfetto per gli artisti che sono già “qualcuno”, i meno conosciuti hanno ben poco da guadagnarci. 

Gli NFT permettono agli artisti di avere un controllo reale sulla propria arte, sia questa visiva o musicale. 

Stiamo decisamente vivendo una rivoluzione digitale sotto più punti di vista, e il settore musicale non è da meno. 

Comprare un NFT che contiene i diritti parziali di una canzone permette al proprietario di guadagnare royalties per quelle canzoni a tempo indeterminato - in pratica, finché non deciderà di rivendere questi diritti. 

E il mercato azionario musicale non ha intenzione di restare indietro. Royalty Exchange, mercato online per la compravendita di royalties, è stata la prima società a vendere i diritti di edizione di un brano sotto forma di NFT. 

Insomma, sembra proprio che i Non Fungible Token possano rivoluzionare davvero qualsiasi mercato. 

Kingship
Kingship è la prima band NFT, e ha appena firmato un contratto con la Universal. I quattro componenti della band sono immagini digitali di...scimmie!

Quanto costa creare un NFT?

La creazione di un NFT di per sé non comporta costi particolari, ma ci sono diversi altri aspetti che bisogna prendere in considerazione. 

Per quanto possa sembrare che chiunque possa creare un’opera digitale, trasformarla in un NFT sulla blockchain e metterla in vendita, è prima di tutto necessario avere un portafoglio ben piano di criptovalute. 

Proprio questo requisito iniziale crea la maggior parte delle complicazioni per quanto riguarda il costo della creazione di un NFT. 

Le tariffe nascoste possono arrivare a cifre esorbitanti. Basti pensare che alcuni siti addebitano persino una tariffa “gas” per ogni vendita, dove quel gas sta per il prezzo dell’energia necessaria per completare la transazione. 

Oltre alle commissioni per vendere e acquistare, devi considerare anche le tariffe per le conversioni e la fluttuazione dei prezzi in base al momento in cui avvengono le transazioni. 

Conclusione 

“Chi spenderebbe migliaia di euro per un’immagine?”. 

C’è chi considera gli NFT al pari delle opere d’arte più “tradizionali”, e chi paragona la compravendita di questi token allo scambio di figurine dei Pokémon. 

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Certo, quando poi pensi che Logan Paul ha venduto l’NFT di una carta Pokémon Logan Paul… 

carta di logan paul

D’altronde, stiamo parlando della stessa persona che ha venduto gli NFT di clip dei suoi video per 20mila dollari. Esatto, clip dello stesso video che chiunque può guardare gratuitamente su YouTube.

Insomma, se è chiaro che da un lato gli NFT possono costituire un’incredibile opportunità di guadagno, dall’altro è altrettanto chiaro che è bene essere razionali e non lasciarsi prendere dalle foghe del momento.

Il mio consiglio è quello di considerare gli NFT proprio come una criptovaluta o come un qualsiasi altro tipo di investimento. Sii razionale, non spendere più di quello che puoi permetterti, analizza bene il mercato prima di buttartici a capofitto e, soprattutto, attenzione alle truffe! 

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